SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Bari-Bitonto: Avvento 2020

Proposta per vivere il tempo di Avvento e Natale in famiglia con i fanciulli e ragazzi, dell'Ufficio Catechistico dell'Arcidiodesi di Bari-Bitonto
4 Dicembre 2020

Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove?
Disposti ad abitare le molteplici sfide del nostro tempo, lasciandoci condurre dalla forza vivificante del Vangelo e sostenuti dal desiderio di camminare insieme, così come ha scritto il neo eletto Arcivescovo della nostra diocesi Mons. Giuseppe Satriano, nel suo messaggio di saluto indirizzato alla comunità diocesana il 29 ottobre 2020 giorno della sua nomina, in quest’anno difficilissimo e al tempo stesso ricco di Grazia, l’ufficio catechistico diocesano desidera lasciarsi interrogare da una domanda forte che Papa Francesco ha consegnato al mondo cattolico e non nella celebrazione dell’Avvento del 2019:
«Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove? Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. E poi perché in Gesù, Dio ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino. Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuterà a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. …Il presepe è un invito a “sentire”, a “cercare”, a “toccare” la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione; un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce; un appello a incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi (cfr Mt 25,31-46)….Il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità. Apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli».

Dalla LETTERA APOSTOLICA, Admirabile signum,
sul significato e il valore del presepe di Francesco 1 dicembre 2019

 

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