SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Diocesi: Acireale, domani si presenta il progetto degli oratori inclusivi per ragazzi con disabilità

Articolo di Gigliola Alfaro (SIR) del 19 luglio 2023
19 Luglio 2023

Il percorso formativo “La Chiesa, un luogo di accoglienza!”, organizzato negli scorsi mesi dalla diocesi di Acireale e dall’Aias, ha promosso l’inclusione dei ragazzi con disabilità attraverso informazioni, supporto e accompagnamento. I “nuovi gesti e linguaggi” hanno incentivato la crescita e la formazione di ogni persona nelle diverse condizioni di vita incoraggiando così alcune attività anche all’interno delle parrocchie durante gli oratori estivi.
“Purtroppo – dichiara Finocchiaro Michela, membro del direttivo dell’associazione 20 novembre 1989 – alla fine dell’anno scolastico i ragazzi con disabilità spesso rimangono soli con le famiglie e i ‘Grest’ accessibili sono pochi e costosi, presentano difficoltà a reperire operatori specializzati che favoriscano l’integrazione, rimanendo a totale carico delle famiglie le spese di partecipazione”. Da queste riflessioni e dal confronto durante l’ultimo incontro del percorso formativo con don Orazio Sciacca, responsabile della Pastorale giovanile, e don Carmelo Sciuto, direttore Ufficio catechistico e parroco nella chiesa madre di Aci Catena, è nata la necessità di unire le forze e far fronte alle difficoltà.
Giovedì 20 luglio nella parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” di Acireale, in piazza San Francesco, alle ore 9.30 e nell’oratorio “Centro della gioventù” di Aci Catena (Via Aldo Moro) alle ore 10.30 verrà presentato agli operatori dell’informazione il progetto inclusivo innovativo che ha permesso a 17 bambini e ragazzi con disabilità, anche gravissime, di partecipare agli oratori estivi organizzati nelle sopradette comunità parrocchiali.
“È necessario – dichiara mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale – fare rete per offrire opportunità di partecipazione a tutti i bambini e ragazzi che hanno la necessità ed il diritto di vivere momenti di spensieratezza e di svago”.

 

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