SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giubileo 2025 | Noi, Pellegrini di Speranza

Il disegno della porta Santa
Il sussidio “Noi, Pellegrini di Speranza” è accessibile a tutti. Uno strumento che ci accompagna lungo un percorso scandito in sette tappe.
4 Dicembre 2024

Per tutti, nessuno escluso

“Noi, Pellegrini di Speranza” è un sussidio – che rimanda anche alle sezioni sottostanti – pensato per essere accessibile a tutti. Sarà possibile reperire il sussidio anche in formato cartaceo presso i punti di riferimento del Giubileo.

Lo strumento è realizzato dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità in collaborazione con il Servizio nazionale per la pastorale giovanile, l'Arcidiocesi di Milano, la Fondazione Oratori Milanesi e il sostegno del Pio Istituto dei Sordi.

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Il pellegrinaggio è un’esperienza di fede che coinvolge l’intera persona: mente, cuore e spirito. Ogni passo diventa simbolo di un cammino interiore verso la scoperta della misericordia di Dio e la propria riconciliazione con Lui.

Il Giubileo rappresenta un momento privilegiato per intraprendere questo percorso, scandito in sette tappe significative. Ogni tappa è un invito universale a vivere la fede in modo semplice, profondo e comunitario. Perché nel pellegrinaggio della speranza, nessuno è escluso. Click sulle immagini o sui titoli delle tappe.
Una casa con la porta chiusa. Fra poco si aprirà: è il momento di partire!

PRIMA TAPPA: PARTENZA | Il cammino inizia dal cuore di ciascuno. La partenza non è solo fisica, ma spirituale: è il momento in cui il pellegrino si pone in ascolto dei propri sogni, speranze e desideri, affidandoli al Signore. Lasciando la casa e le abitudini quotidiane, si apre una prospettiva nuova, fatta di attese e fiducia.Disegno di persone che camminano

SECONDA TAPPA: PELLEGRINAGGIO | Il pellegrinaggio non è mai un viaggio solitario. È un cammino condiviso, dove ogni passo diventa occasione di incontro e dialogo. La strada percorsa insieme invita a vivere la solidarietà e l’adattamento reciproco, ricordando che nella vita cristiana non si cammina mai da soli. È un invito a mettersi in ascolto degli altri e a riscoprire il valore della comunità.Disegno di un sacerdote che confessa una bambina

TERZA TAPPA: RICONCILIAZIONE | Una tappa centrale è rappresentata dalla riconciliazione. Il sacramento del perdono offre l’opportunità di mettersi davanti alla misericordia di Dio, accogliendo il Suo abbraccio e il Suo desiderio di riconciliazione. È un momento di grande profondità, in cui il pellegrino si riappropria della pace interiore e dell’amore divino che rinnova ogni cosa.Disegno del volto di una persona di profilo con le mani giunte in segno di preghiera

QUARTA TAPPA: INDULGENZA | La preghiera è il cuore del pellegrinaggio. Attraverso le preghiere consegnate nel cammino di iniziazione cristiana, il pellegrino entra in una dimensione di dialogo intimo con Dio. La preghiera non è solo un gesto rituale, ma diventa il ponte che collega la terra al cielo, accompagnando il pellegrino verso il dono dell’indulgenza.Disegno del Papa di spalle che apre la Porta Santa

QUINTA TAPPA: PORTA SANTA | L’ingresso alla Porta Santa è un momento simbolico di grande impatto. Attraversarla significa varcare la soglia della misericordia di Dio, accogliendo il Suo abbraccio e rinnovando il proprio impegno di fede. La Porta Santa rappresenta il punto di incontro tra il pellegrino e il Signore, un’esperienza di grazia che trasforma il cuore.
Disegno di due mani di persone diverse: una dà il proprio cuore all'altra

SESTA TAPPA: CARITÀ | L’incontro con il Signore non può rimanere un’esperienza isolata: genera un desiderio profondo di amore concreto. La carità diventa il segno visibile di questo cambiamento. “Cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?” è la domanda che nasce spontanea, invitando ogni pellegrino a compiere gesti di prossimità verso chi lo circonda.
Disegno di una casa con la porta spalancata: si riparte!

SETTIMA TAPPA: RIPARTENZA | Il pellegrinaggio si conclude con il ritorno, ma non con la fine del cammino. Tornare a casa significa portare con sé un cuore rinnovato, pronto a vivere ogni giorno nello spirito del Giubileo. La fede ritrovata si traduce in uno stile di vita nuovo, fatto di incontri, luoghi e gesti che testimoniano la presenza viva del Signore nella quotidianità.


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AVVISO: Il Circolo San Pietro ha predisposto uno Spazio Accoglienza per persone fragili e con disabilità: riposo, ristoro, svago in un ambiente vicino a San Pietro. Precisamente presso la Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, in via Acciaioli 2. Lo Spazio Accoglienza è aperto dalle ore 12.00 alle 17.00 ogni mercoledì e in occasione degli eventi giubilari il sabato e la domenica.

Info:
+39 342 6679660
spazioaccoglienza@circolosanpietro.org
www.spazioaccoglienzacsp.it

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Spazio Accoglienza del Circolo San Pietro.