SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Omicidio-suicidio a Saltrio: padre e figlia trovati morti in garage

All'origine della tragedia familiare la depressione dell'uomo, che ha deciso di togliere la vita a sé stesso e alla figlia disabile che non riusciva più ad accudire
20 Luglio 2020

Durante la scorsa notte a Saltrio, in Valceresio, si è consumata una nuova tragedia familiare che ha coinvolto in quello che appare a tutti gli effetti un omicidio-suicidio un uomo di 74 anni e la figlia di 31.
Il ritrovamento è avvenuto nelle prime ore della giornata di oggi, lunedì 20 luglio, quando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Varese, contattati da alcuni familiari preoccupati per la prolungata assenza di notizie, si sono recati nell’abitazione di proprietà dell’uomo, originario proprio del paese vicino al confine con il Ticino.
Si tratta di Gualtiero Gualtieri – giornalista della Radio della Svizzera Italiana in pensione, ex insegnante e consigliere comunale proprio a Saltrio negli anni Settanta e Ottanta – e della giovane figlia Gea, cieca dalla nascita e invalida al 100%. Per le due vittime, rinvenute sedute nel garage accanto a una Mini bianca con il motore ancora acceso al momento dell’intervento dei militari dell’Arma, non c’è stato più nulla da fare se non constatarne il decesso causato dal monossido di carbonio.
I motivi dell’azione sono riconducibili alla situazione di depressione in cui versava Gualtieri, che si occupava della figlia disabile da molto tempo e con sempre maggiore difficoltà, dovuta anche al suo stato di salute. Anch’egli malato, infatti, molto probabilmente non ha più retto alla forte pressione delle circostanze e ha così deciso di mettere in atto il suo tragico e ultimo gesto.
Dopo aver lasciato alla moglie un biglietto d’addio, con una scusa si è recato da Varese, dove abitava, fino a Saltrio. Successivamente ha fatto assumere un calmante a Gea, oltre ad averlo assunto lui stesso, ha acceso il motore dell’automobile, un cd di musica classica – di cui la figlia era appassionata – e ha atteso che arrivasse la fine per entrambi.
Nonostante la situazione abbia già dei contorni piuttosto definiti, sono in corso le dovute indagini sull’accaduto per chiarirne maggiormente le dinamiche. (vai all'articolo)

Fonte: www.luinonotizie.it