SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Coldiretti, “le fattorie sociali favoriscono l’inclusione di bambini disabili e anziani e offrono lavoro a emarginati”

Presentato oggi a Roma il primo rapporto della Coldiretti dedicato a “La vera agricoltura sociale fa bene all'Italia”.
14 Luglio 2020

“Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato percorsi di formazione, recupero e apprendimento, garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire”. Lo racconta oggi la Coldiretti, nel primo rapporto dedicato a “La vera agricoltura sociale fa bene all’Italia”, presentato oggi a Roma davanti al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e al presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. Ma, spiega il rapporto, “sono molte anche le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo, che con la pandemia hanno pagato un prezzo altissimo in termine di vite umane”. Gli anziani. ospiti degli agriospizi e residenze rurali, “passano la giornata all’aria aperta – continua Coldiretti – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica, nel rispetto delle misure sul distanziamento sociale”.
Importante ai tempi della crisi da coronavirus “anche l’impegno portato avanti dalla fattorie sociali nel campo occupazionale – prosegue Coldiretti – aiutando persone emarginate in difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro, dai disabili psichici e fisici agli ex detenuti, dai disoccupati di lunga durata agli ex tossicodipendenti, dalle donne finite schiave di organizzazioni criminali e costrette a prostituirsi fino agli immigrati e ai rifugiati politici”. Opportunità, precisa l’organizzazione agricola, “che si concretizzano attraverso corsi di formazione per l’apprendimento di nuovi mestieri o addirittura nell’impiego diretto nelle stesse aziende agricole”.
“Con i gravissimi danni che l’emergenza sanitaria ha inferto al tessuto sociale del Paese l’agricoltura sociale rappresenta oggi un’opportunità per contribuire ad evitare le tensioni pronosticate con l’acuirsi della crisi in autunno”, afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che conclude: “Il welfare rurale rappresenta oggi la punta più avanzata della svolta multifunzionale che ha rivoluzionato l’agricoltura italiana”.

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