In questo tempo “non facile”, è necessario “reimparare ad abitare i nostri luoghi ed avere una postura sana”. Per questo il Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità ha deciso di lanciare alcune iniziative, in risposta ad esigenze emerse dal territorio, proprio per “accompagnare” la ripartenza e la fase 2. “Ci siamo resi conto che l’immagine con l’etichettatura può essere di grande aiuto sia per le famiglie che per le persone con disabilità”, rileva la responsabile, suor Veronica Donatello, spiegando così la scelta di usare i disegni per ricordare le norme da seguire per partecipare in sicurezza alle celebrazioni. Ecco allora che arrivare in anticipo, igienizzare le mani con il gel sanificante posto all’ingresso, sedersi dove è indicato, non scambiarsi il segno della pace dandosi la mano, ricevere la Comunione sulle mani e uscire mantenendo almeno un metro di distanza si trasformano in immagini semplici ma facilmente comprensibili da tutti. È importante infatti essere vigili perché, ad esempio, potrebbe presentarsi una persona sorda o anziana che non riesce a comprendere le indicazioni fornite a voce, soprattutto quando la bocca è coperta dalla mascherina. “Queste piccole attenzioni permettono anche alla persona con disabilità di acquisire una nuova modalità”, sottolinea suor Donatello che consiglia di continuare a farsi prossimi, cercando quelle persone che, probabilmente per paura, non stanno frequentando: “la bellezza non è solo andare a Messa, ma ritrovarci tutti come comunità cristiana”.
In ogni caso, il Servizio Cei “è presente: a breve sarà attivo un numero verde che supporterà le famiglie e tutti gli aggiornamenti saranno disponibili sul sito”, assicura la religiosa che invita tutti a mettere in rete le buone prassi: “condividiamo il bello perché ce n’è bisogno”.